L’uomo della parabola è lo Spirito Santo perché è l’amore in cammino che dona gratuitamente, con libertà e custodendo le capacità di ricevere amore da parte di chi viene beneficato.
Chi riceve la Grazia e subito si muove per far sì che Essa dia frutto è come Maria che riceve lo Spirito che si incarna nel Suo Grembo e diviene vita della vita della Madonna.
L’uomo malvagio è colui che non riesce a ricevere amore perché è prigioniero della paura di perdere sé stesso, che non è capace di donare e così perde tutto
Poesia
Mi spaventa essere piccola
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Io non so essere bambina.
Sono una donna da troppo tempo.
Così mi sembra. Così sono.
Io non so essere bambina.
Mi spaventa essere piccola.
Ma quando cominci tu a raccontare.
Quando cominci a dire le cose belle, buone, vere, come una storia.
Quando mi parli di campi, di gioia e dolore.
Saranno le tue parole, sarà la tua voce.
Sarà che sei tu.
Sarà che ci sei e io sono qui, con te.
Allora mi sento piccola e con un cuore di donna che non ha paura.
Che è per te.
E si affida, si appoggia.
Perché ti ama.
VENGELO DEL GIORNO
Mt 25, 14-30
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola:
«Avverrà come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì.
Subito colui che aveva ricevuto cinque talenti andò a impiegarli, e ne guadagnò altri cinque. Così anche quello che ne aveva ricevuti due, ne guadagnò altri due. Colui invece che aveva ricevuto un solo talento, andò a fare una buca nel terreno e vi nascose il denaro del suo padrone.
Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro.
Si presentò colui che aveva ricevuto cinque talenti e ne portò altri cinque, dicendo: “Signore, mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”.
Si presentò poi colui che aveva ricevuto due talenti e disse: “Signore, mi hai consegnato due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due”. “Bene, servo buono e fedele – gli disse il suo padrone –, sei stato fedele nel poco, ti darò potere su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone”.
Si presentò infine anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: “Signore, so che sei un uomo duro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso. Ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra: ecco ciò che è tuo”.
Il padrone gli rispose: “Servo malvagio e pigro, tu sapevi che mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e così, ritornando, avrei ritirato il mio con l’interesse. Toglietegli dunque il talento, e datelo a chi ha i dieci talenti. Perché a chiunque ha, verrà dato e sarà nell’abbondanza; ma a chi non ha, verrà tolto anche quello che ha. E il servo inutile gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.