A 800 anni dal pellegrinaggio di pace di Francesco in Terra Santa, i francescani insieme alle autoritร cristiane e islamiche dโEgitto si sono incontrati dal 1 al 3 Marzo per celebrare lโincontro del santo dโAssisi con il sultano Al-Malik Al-Kamil. โA otto secoli di distanza, Francesco, come ha osservato il Papa, resta una profezia per lโumanitร intera: lui che si era recato disarmato nel tempo delle crociate, con in mano solo il Vangeloโ.
Lโincontro con il sultano avviene in mezzo alla quinta crociata. Fr. NARCYZ KLIMAS , ofm Prof. Storia della Chiesa e della Custodia di Terra Santa โร in mezzo a queste battaglie che arriva San Francesco e con il permesso del cardinale Pellagio, va a parlare con il Sultano. Arriva a Damietta ed รจ proprio lรฌ che avviene questo incontro, nella terra dโ Egitto.โ Venerdรฌ 1ยฐ marzo il primo pellegrinaggio รจ stato sui luoghi stessi dellโincontro a Damietta, a nord del Cairo, sulle rive del Mar Mediterraneo, nel punto di incontro con il Nilo.
Il Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali e inviato del Papa รจ stato accolto con festa dal Governatore di Damietta, insieme al Ministro Generale dei Frati Minori, Fr. Michael Perry, Fr. Francesco Patton Custode di Terra Santa, il Nunzio Apostolico in Egitto Mons. Bruno Musarรฒ, Fr. Kamal Labib, Provinciale della Provincia Francescana della Sacra Famiglia in Egitto, il vicario Custodiale Fr. Dobromir Jasztal, lโImam Mohamad Abd Fattah e delegazioni dei frati minori giunti da tutto lโ Egitto. Nel discorso a Damietta il Cardinal Sandri ha affermato che: โFrancesco non ha avuto paura di Maometto e il Sultano non ha avuto paura del Vangeloโ.
Ha ricordato poi il recente viaggio di Papa Francesco ad Abu Dhabi, lโincontro con il Grande Imam di Al Ahzar Ahmad Al-Tayye e la firma del documento โFratellanza Umana per la pace mondiale e la convivenza comuneโ. Nei discorsi ancora oggi lo stupore e la grandezza di questo storico incontro tra il Santo e il Sultano.
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Fr. MICHAEL PERRY ,ofm Ministro Generale dei Frati Minori โOggi davanti a questo mare, che si incrocia con il Nilo, per fare una promessa: nel cuore di ognuno di noi possiamo cercare la pace, possiamo diventare persone di pace nelle famiglia, nelle diverse comunitร , al servizio, al lavoro in tutte le parti dove ci troviamo e dove andiamo possiamo portare questo messaggio di cui il mondo ha tanto bisogno.โ
Fr. FRANCESCO PATTON, ofm Custode di Terra Santa โPer noi รจ un poโ tornare in questo luogo per dire grazie a coloro che oggi vivono in questo luogo. E direi che quel coraggio รจ stato particolarmente importante perchรฉ grazie a quel viaggio san Francesco ha capito che era fondamentale avere un approccio diverso al mondo musulmano; non l โ approccio dello scontro violento ma lโapproccio di quello che poi trasmetterร anche a noi nella Regola โ di non fare liti, dispute, dellโessere sudditi e soggetti di ogni umana creatura per amore di Dio โ, cioรจ a servizi di tutti con unโidentitร chiara ma anche con rispetto dellโ identitร degli altri.โ Lโemozione di questo momento celebrativo รจ stata segnato anche dalla musica di Fr. Alessandro Brustenghi e della rappresentazione dellโincontro a Damietta con un gruppo di bambini cristiani e musulmani.
Fr. FRANCESCO PATTON ,ofm Custode di Terra Santa โOggi รจ stata una cosa molto bella perchรฉ questi bambini hanno messo in scena proprio lโincontro di San Francesco con il Sultano. E quindi spero che mettendolo in scena abbiano capito il valore di quellโ incontro e che diventino grandi autentici costruttori di pace.โ Andando oltre le linee dellโesercito crociato, Francesco dโAssisi รจ diventato un segno nel superare le barriere tra i popoli, le culture e le religioni. Sabato 2 marzo, al Cairo, lโUniversitร di al-Azhar, istituzione chiave dellโIslam sunnita, ha aperto le sue porte per accogliere piรน di 600 invitati. Una conferenza sul tema โUn dialogo di pace e serenitร โ รจ stata organizzata insieme ai francescani dellโEgitto. Presente allโincontro lโinviato del grande Imam Ahmad Al Tayyeb, il Grand Sheikh di Al- Azhar , insieme a varie autoritร islamiche e cristiane. Nei discorsi temi riferiti alla tradizione islamica ma anche i contenuti della dichiarazione sottoscritta ad Abu Dhabi oltre che i ringraziamenti ai francescani per la bella missione di dialogo e pace in Egitto e nel mondo.
Prof. MUHAMMAD ABDUL FADEEL AL-QOUSY Member Authority of Senior Scholar Al-Azhar โSono molto felice in questo bellissimo incontro che ha riunito i fratelli di tutto il mondo e da tutte le parti e religioni, spero che Dio rafforzerร questo vero spirito di fratellanza, che mira a tenere il mondo lontano dai mali, dallโaggressione e il terrorismo che ha distorto lโimmagine dellโIslam, lโimmagine del cristianesimo.โ Le celebrazioni dellโOttavo centenario avvengono a poche settimane dal viaggio apostolico negli Emirati Arabi quando papa Francesco e il grande imam di al-Azhar, al-Tayyeb hanno firmato il documento del dialogo interreligioso incentrato sulla Fratellanza. Per Fr. Francesco Patton ยซIl documento รจ una splendida attualizzazione dellโincontro di otto secoli faโ. Incontri ecumenici e dialogo interreligioso hanno segnato le celebrazioni. Il Custode di Terra Santa ha visitato anche il patriarca copto- ortodosso Tawadros II.
Fr. FRANCESCO PATTON ,ofm Custode di Terra Santa โPrima motivazione esprimere solidarietร alla chiesa copta dโEgitto che in questi anni eโ stata colpita molte volte; veramente stanno dando al mondo intero una testimonianza di martirio grande. Poi cโera lโamicizia con la chiesa copta. A Gerusalemme abbiamo buoni rapporti con il Vescovo Antonio, con la comunitร copta e credo sia importante coltivare questo tipo di relazioni, anche dal punto di vista ecumenico per fare tutto il possibile per, attraverso la via dellโamicizia, coltivare la via dellโunitร .โ
S.Em. ANBA ANTONIOS Vescovo Copto โ Ortodosso di Gerusalemme โOgni volta che un membro soffre, anche gli altri membri soffrono, come dice lโ Apostolo San Paolo. Apprezziamo questa visita e diciamo che รจ davvero di grande valore. Durante lโincontro tra le chiese della Cittร Santa, il custode mi ha chiesto di fissare una data per questa visita da papa Tawadros II che ha ben accolto lโidea.โ I copti sono oggi la comunitร cristiana piรน numerosa in Egitto. Nella cittร del Cairo tra le innumerevoli moschee ci sono anche le varie chiese cristiane appartenenti ai greci- ortodossi, ai melchiti, ai siriaci, ai maroniti, ai caldei, agli armeni e ai latini. E la presenza francescana In Egitto? Ci risponde il Provinciale della Provincia Francescana della Sacra Famiglia.
Fr. KAMAL LABIB, ofm Provinciale- Provincia Francescana Sacra Famiglia in Egitto. โNoi frati in Egitto siamo 110, 17 scuole, 28 conventi,22 parrocchie tra copti e latini con diverse attivitร durante lโanno. Convegni almeno 10 lโanno, abbiamo cliniche e orfanotrofi. Tanti frati sono giovani, abbiamo tanto spazio e molto lavoro. Grazie a dio abbiamo spazio per servire non solo la Provincia ma tutta la Chiesa.โ I frati francescani della Custodia sono presenti da secoli in Egitto, ed oggi custodiscono il convento del Musky, sede da lungo tempo della grande parrocchia latina del Cairo. Il Centro francescano di Studi orientali cristiani, situato allโ interno del convento รจ nato per volere della Custodia di Terra Santa nel 1954. Oggi รจ al centro del grande Musky ed รจ la prima biblioteca cristiana del Cairo.
Fr. VICENZO IANNELLO, ofm Centro studi Orientali โ Il Cairo โIn questo momento cโรจ un flusso di studenti sia cristiani che musulmani, che vengono a consultare le nostre opere, e soprattutto grazie alla traduzione di testi dal latino in arabo, perchรฉ non hanno conoscenza di lingue, soprattutto latino.โ
Fr. VINCENZO MISTRIH, ofm Centro studi Orientali โ Il Cairo โMi trovo dal dicembre 1963. Mi son consacrato. Mi hanno chiesto di lavorare qui. E ho accettato. Abbiamo una collezione di manoscritti. I primi frati, specialmente padre Gianberardini, marchigiano; era molto innamorato di questo centro.โ Domenica 3 marzo, nella Chiesa di San Giuseppe, sede della Curia della Provincia dei Frati Minori, lโincontro รจ stato con le comunitร francescane, con la comunitร di rito latino, con le autoritร religiose e civili. Nella lettera scritta per lโoccasione, Papa Francesco ha auspicato che nessuno ceda alla tentazione della violenza, soprattutto โsotto qualche pretesto religiosoโ, ma piuttosto, che si realizzino โprogetti di dialogo, di riconciliazione e di cooperazioneโ.
S.Em. Card. LEONARDO SANDRI Prefetto della Congregazione per le chiese orientali โร un fatto storico, profetico di quel mondo Nuovo che speriamo sia tra tutte le religioni di pace, di dialogo, di Intesa mai di violenza e meno ancora di violenza nel nome di Dio, mai terrorismo, mai uso della forza Questo mondo Nuovo lo chiediamo per intercessioni del poverello di assisi che รจ venuto senza niente, solo con il suo corpo unito a quello di Gesรน Cristo.โ Per Fr. Michael Perry, Ministro Generale dei Frati Minori, โlโoccasione di rivivere lโoriginario Laudato sรฌ e il Cantico delle Creature e di riscoprire che Dio รจ presente in ogni persona e non รจ una questione religiosa, si tratta di identitร e di frutto dellโumanitร โ.
Fr. KAMAL LABIB, ofm Provinciale โ Provincia Francescana Sacra Famiglia in Egitto. โร un evento grande, una gioia grande per noi come frati minori in Egitto, per tutto lโEgitto, e per tutti gli ospiti arrivati. Il primo frutto รจ la Speranza per tutti. Perchรฉ da 800 anni รจ successo questo a Damietta, significa che possiamo anche avere la speranza, non per tutta la vita, ma per questo momento; poter ripetere lo stesso evento che ha fatto Francesco con il Sultano.โ Per il Custode di Terra Santa โil messaggio di questi giorni รจ molto positivo ma al di la del messaggio questa iniziativa รจ parte di una serie. Quando si apre una porta e una strada, quella strada รจ bene percorrerlaโ e parla anche della Dichiarazione di Abu Dhabi.
Fr. FRANCESCO PATTON, ofm Custode di Terra Santa โร una dichiarazione molto importante per il futuro dei rapporti tra cristiani e musulmani ma io penso anche per il futuro del mondo e a me ha colpito la disponibilitร da parte dei docenti, autoritร religiose e giovani presenti: si vedevano seminaristi di Al Azhar e studentesse che hanno partecipato con interesse. Questa vuol dire che รจ qualcosa di molto positivo, che ci si puรฒ parlare che si puรฒ realmente costruire ponti.โ