ยซLa forza della vita ci sorprende. โQuale vantaggio cโรจ che lโuomo guadagni il mondo intero e perda la sua vita?โ (Mc 8,36)ยป.
1. Molte, troppe โvite negateโ
Sono numerose le circostanze in cui si รจ incapaci di riconoscere il valore della vita tanto che, per tutta una serie di ragioni, si decide di metterle fine o si tollera che venga messa a repentaglio.
La vita del nemico โ soldato, civile, donna, bambino, anzianoโฆ โ รจ un ostacolo ai propri obiettivi e puรฒ, anzi deve, essere stroncata con la forza delle armi o comunque annichilita con la violenza. La vita del migrante vale poco, per cui si tollera che si perda nei mari o nei deserti o che venga violentata e sfruttata in ogni possibile forma. La vita dei lavoratori รจ spesso considerata una merce, da โcomprareโ con paghe insufficienti, contratti precari o in nero, e mettere a rischio in situazioni di patente insicurezza. La vita delle donne viene ancora considerata proprietร dei maschi โ persino dei padri, dei fidanzati e dei mariti โ per cui puรฒ essere umiliata con la violenza o soffocata nel delitto. La vita dei malati e disabili gravi viene giudicata indegna di essere vissuta, lesinando i supporti medici e arrivando a presentare come gesto umanitario il suicidio assistito o la morte procurata. La vita dei bambini, nati e non nati, viene sempre piรน concepita come funzionale ai desideri degli adulti e sottoposta a pratiche come la tratta, la pedopornografia, lโutero in affitto o lโespianto di organi. In tale contesto lโaborto, indebitamente presentato come diritto, viene sempre piรน banalizzato, anche mediante il ricorso a farmaci abortivi o โdel giorno dopoโ facilmente reperibili.
Tante sono dunque le โvite negateโ, cui la nostra societร preclude di fatto la possibilitร di esistere o la pari dignitร con quelle delle altre persone.
2. La forza sorprendente della vita
Eppure, se si รจ capaci di superare visioni ideologiche, appare evidente che ciascuna vita, anche quella piรน segnata da limiti, ha un immenso valore ed รจ capace di donare qualcosa agli altri. Le tante storie di persone giudicate insignificanti o inferiori che hanno invece saputo diventare punti di riferimento o addirittura raggiungere un sorprendente successo stanno a dimostrare che nessuna vita va mai discriminata, violentata o eliminata in ragione di qualsivoglia considerazione.
Quante volte il capezzale di malati gravi diviene sorgente di consolazione per chi sta bene nel corpo, ma รจ disperato interiormente. Quanti poveri, semplici, piccoli, immigratiโฆ sanno mettere il poco che hanno a servizio di chi ha piรน problemi di loro. Quanti disabili portano gioia nelle famiglie e nelle comunitร , dove non โbasta la saluteโ per essere felici. Quante volte colui che si riteneva nemico mortale compie gesti di fratellanza e perdono. Quanto spesso il bambino non voluto fa della propria vita una benedizione per sรฉ e per gli altri.
La vita, ogni vita, se la guardiamo con occhi limpidi e sinceri, si rivela un dono prezioso e possiede una stupefacente capacitร di resilienza per fronteggiare limiti e problemi.
3. Le ragioni della vita
Al di lร delle numerose esperienze che fanno dubitare delle frettolose e interessate negazioni, la vita ha solide ragioni che ne attestano sempre e comunque la dignitร e il valore.
La scienza ha mostrato in passato lโinconsistenza di innumerevoli valutazioni discriminatorie, smascherandone la natura ideologica e le motivazioni egoistiche: chi, ad esempio, tentava di fondare scientificamente le discriminazioni razziali รจ rimasto senza alcuna valida ragione. Ma anche chi tenta di definire un tempo in cui la vita nel grembo materno inizi ad essere umana si trova sempre piรน privo di argomentazioni, dinanzi alle aumentate conoscenze sulla vita intrauterina, come ha mostrato la recente pubblicazione Il miracolo della vita, autorevolmente presentata dal Santo Padre.
Quando, poi, si stabilisce che qualcuno o qualcosa possieda la facoltร di decidere se e quando una vita abbia il diritto di esistere, arrogandosi per di piรน la potestร di porle fine o di considerarla una merce, risulta in seguito assai difficile individuare limiti certi, condivisi e invalicabili. Questi risultano alla fine arbitrari e meramente formali. Dโaltra parte, cosโรจ che rende una vita degna e unโaltra no? Quali sono i criteri certi per misurare la felicitร e la realizzazione di una persona? Il rischio che prevalgano considerazioni di carattere utilitaristico o funzionalistico metterebbe in guardia la retta ragione dallโassumere decisioni dirimenti in questi ambiti, come purtroppo รจ accaduto e accade. Da questo punto di vista, destano grande preoccupazione gli sviluppi legislativi locali e nazionali sul tema dellโeutanasia.
Cosรฌ gli sbagli del passato si ripetono e nuovi continuamente vengono ad aggiungersi, favoriti dalle crescenti possibilitร che la tecnologia oggi offre di manipolare e dominare lโessere umano, e dal progressivo sbiadirsi della consapevolezza sulla intangibilitร della vita. Deprechiamo giustamente le negazioni della vita perpetrate nel passato, spesso legittimate in nome di visioni ideologiche o persino religiose per noi inaccettabili. Siamo sicuri che domani non si guarderร con orrore a quelle di cui siamo oggi indifferenti testimoni o cinici operatori? In tal caso non basterร invocare la liceitร o la โnecessitร โ di certe pratiche per venire assolti dal tribunale della storia.
4. Accogliere insieme ogni vita
Nella Giornata per la vita salga dunque, da parte di tutte le donne e gli uomini, un forte appello allโimpossibilitร morale e razionale di negare il valore della vita, ogni vita. Non ne siamo padroni nรฉ possiamo mai diventarlo; non รจ ragionevole e non รจ giusto, in nessuna occasione e con nessuna motivazione.
Il rispetto della vita non va ridotto a una questione confessionale, poichรฉ una civiltร autenticamente umana esige che si guardi ad ogni vita con rispetto e la si accolga con lโimpegno a farla fiorire in tutte le sue potenzialitร , intervenendo con opportuni sostegni per rimuovere ostacoli economici o sociali. Papa Francesco ricorda che ยซil grado di progresso di una civiltร si misura dalla capacitร di custodire la vita, soprattutto nelle sue fasi piรน fragiliยป (Discorso allโassociazione Scienza & Vita, 30 maggio 2015). La drammatica crisi demografica attuale dovrebbe costituire uno sprone a tutelare la vita nascente.
5. Stare da credenti dalla parte della vita
Per i credenti, che guardano il mistero della vita riconoscendo in essa un dono del Creatore, la sua difesa e la sua promozione, in ogni circostanza, sono un inderogabile impegno di fede e di amore. Da questo punto di vista, la Giornata assume una valenza ecumenica e interreligiosa, richiamando i fedeli di ogni credo a onorare e servire Dio attraverso la custodia e la valorizzazione delle tante vite fragili che ci sono consegnate, testimoniando al mondo che ognuna di esse รจ un dono, degno di essere accolto e capace di offrire a propria volta grandi ricchezze di umanitร e spiritualitร a un mondo che ne ha sempre maggiore bisogno.
Roma, 26 settembre 2023
Il Consiglio Episcopale Permanente
della Conferenza Episcopale Italiana
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