Fontana di Trevi sarà imporporata, investita, come mai era accaduto prima, di fasci di intensa luce rossa. Sarà un evento all’insegna del fashion? Una manifestazione politica? No. Sarà un simbolo, espressione di un grido di aiuto che attende, giorno dopo giorno, una risposta concreta.
Il celebre monumento si tinge quindi di rosso. È il colore del sangue versato da tanti bambini, donne e uomini, il cui diritto di vivere liberamente e gioiosamente la fede nella terra natia viene barbaramente violato da portatori di ideologie di morte, spesso anche a sfondo religioso. Immagini provenienti dal mondo della persecuzione verranno proiettate sui marmi, squarciando il velo dell’oblio.
Questa inedita iniziativa, promossa dalla Sezione Italiana della Fondazione Pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre, vuole richiamare la pubblica attenzione su tale dramma. La sistematica violazione del diritto alla libertà religiosa, soprattutto a danno dei Cristiani, deve diventare un tema centrale nel dibattito pubblico, onde evitare il rischio dell’indifferenza e la conseguente prosecuzione di un’intollerabile agonia.
[ads2]Ma parlare di agonia forse non è sufficiente: autorevoli Istituzioni hanno ufficialmente adottato il termine genocidio per descrivere le sofferenze inflitte alle minoranze religiose, in particolare cristiane, in una vasta area del Medio Oriente. E purtroppo tali sofferenze non riguardano solo il Medio Oriente…
ACS pubblica regolarmente il Rapporto sulla libertà religiosa nel mondo, del quale nel prossimo mese di novembre sarà presentata la XIII Edizione, ma i suoi contenuti saranno poco utili se non diventeranno patrimonio comune, se non scuoteranno le nostre coscienze, se non produrranno una reazione pubblica e diffusa a sostegno dei tanti perseguitati che non possono far udire la propria voce.
Nel corso dell’evento, introdotto dal Presidente internazionale di Aiuto alla Chiesa che Soffre, Cardinale Mauro Piacenza, e dal Presidente di ACS Italia, Alfredo Mantovano, prenderanno la parola testimoni rappresentativi, a cominciare da Monsignor Antoine Audo, Vescovo di Aleppo, la città simbolo del martirio della Siria.
Vi invitiamo ad essere presenti in Piazza Trevi. Parliamone con familiari ed amici, con colleghi e conoscenti. Sfruttiamo i social network per diffondere la notizia. Creiamo una rete di solidarietà e di amore, che si contrapponga efficacemente a quella del terrorismo e della morte, facendo così nostra l’esortazione che San Paolo indirizza proprio ai Romani: “Non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene” (Rm 12, 21).
Tanti nostri fratelli perseguitati e dimenticati Vi saranno riconoscenti, perché la Vostra presenza li rappresenterà, dando loro piena visibilità sulla scena pubblica. Tante voci si fonderanno in un unico coro, e il nostro coro, sullo sfondo della magnifica Fontana romana imporporata, si spera possa intonare il preludio di una reazione duratura e concreta in ogni sede, affinché i perseguitati del XXI secolo possano tornare quanto prima a godere pienamente del loro naturale diritto alla libertà religiosa.
Aiutiamo la Chiesa che soffre!