23 settembre 1968: morte di San Pio da Pietrelcina

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Venerato, perseguitato, sospeso a divinis e poi canonizzato da san Giovanni Paolo II, a 50 anni dalla sua scomparsa, la figura di Padre Pio è ancora vivissima nella memoria collettiva e muove ogni anno milioni di fedeli a recarsi a San Giovanni Rotondo, dove riposano le sue spoglie mortali.

Padre Pio da Pietrelcina morì nella notte tra il 22 e il 23 settembre 1968, nella cella numero 1 del convento dei frati cappuccini di San Giovanni Rotondo. Mistico ma profondamente umano, il santo frate cappuccino ha subìto l’avversione della Curia romana, che lo sottopose a numerose inchieste per accertare l’autenticità delle stimmate e indagare sulla sua personalità, fino poi a riconoscerne la santità.

Pio da Pietrelcina, al secolo Francesco Forgione, amatissimo in tutto il mondo, il 22 settembre 1968 fu colto da grave insufficienza respiratoria causata da una forma di asma bronchiale acuta. L’ultima apparizione in pubblico avvenne quella stessa domenica, quando stravolto nel fisico e con un filo di voce, intonò il Prefazio prima di collassare sull’altare. Confortato dalla presenza di Padre Pellegrino da Sant’Elia, che era al suo capezzale, Padre Pio esalò l’ultimo respiro seduto sulla poltrona nella sua cella alle 2:30 del mattino del 23 settembre 1968. Le ultime sue parole furono: «Gesù, Maria, Gesù, Maria».

don Lucio d’Abbraccio