Mentre si accendono le candele, si canta l’antifona o altro canto adatto.
Ant. Il Signore nostro Dio verrà con potenza, e illuminerà il suo popolo. Alleluia.
Il sacerdote saluta il popolo; poi rivolge ai presenti una breve esortazione:
C – Fratelli carissimi, sono passati quaranta giorni dalla solennità del Natale. Anche oggi la Chiesa è in festa, celebrando il giorno in cui Maria e Giuseppe presentarono Gesù al tempio. Con quel rito il Signore si assoggettava alle prescrizioni della legge antica, ma in realtà veniva incontro al suo popolo, che l’attendeva nella fede. Guidati dallo Spirito Santo, vennero nel tempio i santi vealiardi Simeone e Anna: illuminati dallo stesso Spirito riconobbero il Signore e pieni di gioia gli resero testimonianza. Anche noi qui riuniti dallo Spirito Santo andiamo incontro al Cristo nella casa di Dio, dove lo troveremo e lo riconosceremo nello spezzare il pane, nell’attesa che egli venga e si manifesti nella sua gloria.
Benedice le candele dicendo:
C – Preghiamo. O Dio, fonte e principio di ogni luce, che oggi hai rivelato al santo vecchio Simeone il Cristo, vera luce di tutte le genti, benedici + questi ceri e ascolta le preghiere del tuo popolo, che viene incontro a te con questi segni luminosi e con inni di lode; guidalo sulla via del bene, perché giun a alla luce che non ha fine. Per Cristo nostro ignore.
A – Amen.
E senza dire nulla, asperge le candele con l’acqua benedetta. Quindi il sacerdote prende la propria candela e dà l’avvio alla processione dicendo:
C – Andiamo in pace incontro al Signore.
Durante la processione si canta l’antifona seguente con il cantico. Si può anche eseguire un altro canto adatto.
Ant. Cristo è luce per illuminare le genti, e gloria del tuo popolo Israele.
Ora lascia, o Signore, che il tuo servo / vada in pace secondo la tua parola. Ant.
Perché i miei occhi han visto la tua salvezza, / preparata da te davanti a tutti i popoli. Ant.