La catechesi di Luigi Maria Epicoco esplora il significato della Settimana Santa per i cristiani, partendo dallโingresso trionfale di Gesรน a Gerusalemme la Domenica delle Palme e la successiva Passione.
Sottolinea la contraddizione umana tra lโacclamazione e il rifiuto di Cristo, un conflitto interiore tra โosannaโ e โcrocifiggiloโ presente nella vita di ognuno. Attraverso le tappe del Giovedรฌ Santo con lโUltima Cena e la lavanda dei piedi, il Venerdรฌ Santo con la crocifissione e il Sabato Santo con il silenzio, don Luigi evidenzia come la Pasqua rappresenti un dono divino che trasforma la prospettiva sulla sofferenza e sul fallimento.
Il fulcro del messaggio รจ la fede nella Resurrezione, che offre speranza e cambia il destino della vita, superando le difficoltร con la certezza della vittoria finale dellโamore.
Qual รจ il significato teologico e simbolico delle diverse fasi della Settimana Santa che don Luigi espone durante la catechesi?
Il testo descrive il significato teologico e simbolico delle diverse fasi della Settimana Santa in questo modo:
Domenica delle Palme:
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- Ingresso trionfale di Gesรน a Gerusalemme: La Domenica delle Palme segna lโinizio della Settimana Santa e rappresenta liturgicamente per i cristiani lโingresso trionfale di Gesรน a Gerusalemme. Le celebrazioni sono caratterizzate dalla presenza fisica delle palme e dei ramoscelli dโulivo, benedetti e portati a casa per ricordare questo ingresso glorioso.
- Lettura della Passione: In questa domenica si ascolta per intero la Passione del Signore, quasi a introdurre il racconto dettagliato della sua sofferenza che si svilupperร durante la Settimana Santa.
- Contraddizione interiore: Lโaspetto piรน significativo di questa giornata รจ la contraddizione che emerge dal comportamento del popolo di Gerusalemme, che acclama Gesรน come re (โOsanna al figlio di Davideโ) e pochi giorni dopo griderร per la sua crocifissione (โCrocifiggiloโ). Questa schizofrenia del popolo riflette la lotta interiore presente in ognuno di noi, capaci di dire โTu sei Dioโ e poi di allontanarci da Lui con i nostri peccati.
- Parabola del grano e della zizzania: Gesรน racconta questa parabola per spiegare che dentro di noi coesistono sempre l'โosannaโ e il โcrocifiggiloโ, la fiducia e la mancanza di fiducia, la speranza e la disperazione. La vita รจ una lotta tra queste due polaritร .
- Accettare il conflitto: La Domenica delle Palme ci invita ad accettare questa contraddizione interiore senza scandalizzarci, cercando di far crescere la โpercentuale di osannaโ e diminuire quella di โcrocifiggiloโ nella nostra vita. Anche Gesรน, pur essendo vero uomo e vero Dio, ha vissuto questo conflitto.
Giovedรฌ Santo:
- Messa in Cena Domini (Ultima Cena): La liturgia del Giovedรฌ Santo commemora lโUltima Cena di Gesรน con i suoi discepoli, durante la quale istituisce il dono dellโEucarestia. Questo dono realizza la promessa di Gesรน: โIo sarรฒ con voi sempre fino alla fine del mondoโ. LโEucarestia รจ la presenza reale di Dio, il corpo e il sangue di Cristo.
- Lavanda dei piedi: Durante la liturgia si compie il gesto della lavanda dei piedi, narrato solo dallโevangelista Giovanni, in cui Gesรน si umilia lavando i piedi ai suoi discepoli. Questo gesto, compiuto dagli schiavi per i padroni, simboleggia lโestrema umiliazione di Gesรน. Pietro inizialmente rifiuta perchรฉ lo vede come una perdita di autorevolezza e dignitร per il Maestro.
- Significato dei piedi: I piedi rappresentano la parte piรน nascosta e vergognosa della nostra vita, le nostre fragilitร , la nostra storia, i nostri peccati. Gesรน dice a Pietro che se non si lascia lavare i piedi, non puรฒ sedersi a tavola, sottolineando che per comprendere il dono dellโEucarestia รจ necessario lasciarsi raggiungere dalla misericordia di Dio nelle nostre miserie.
- Esperienza di perdono: Il Giovedรฌ Santo ci insegna che per capire la Pasqua dobbiamo innanzitutto fare unโesperienza di perdono. Lโatto penitenziale allโinizio della Messa รจ simbolicamente una โlavanda dei piediโ, un riconoscere i nostri peccati per poter partecipare al sacrificio eucaristico. Il sacramento della Riconciliazione ci abilita a comprendere ciรฒ che accade sullโaltare.
Venerdรฌ Santo:
- Agonia nellโOrto degli Ulivi: Dopo lโUltima Cena, Gesรน si reca allโOrto degli Ulivi, luogo di preghiera e di agonia. Liturgicamente, questo tempo รจ rappresentato dalla reposizione dellโEucarestia negli โaltari della reposizioneโ (erroneamente chiamati sepolcri), invitandoci a fare compagnia a Gesรน nel suo momento di sofferenza.
- Impotenza dellโamore: Gesรน chiede ai suoi amici di vegliare e pregare con lui, ma essi si addormentano, vivendo lโesperienza scandalosa dellโimpotenza di fronte alla sofferenza della persona amata. Questo ci interroga su come viviamo noi i momenti di impotenza quando vogliamo aiutare qualcuno che amiamo. Gesรน chiede la nostra presenza, il nostro โstare accantoโ anche quando non possiamo risolvere i problemi.
- Oscuritร e abbandono: I Vangeli descrivono un buio che scende su tutta la terra durante la crocifissione, unโindicazione cosmica dei momenti bui della vita in cui ci sentiamo persi, senza significato e senza via dโuscita. Gesรน stesso ha vissuto questo buio, lโabbandono e la disperazione.
- Benedire invece di maledire: Nonostante la sofferenza, Gesรน non si ribella con rabbia, ma benedice. La sua sofferenza non lo incattivisce, ma lo rende piรน consapevole della povertร altrui. Non scende dalla croce non per fare lโeroe, ma per amore nostro, per salvarci. Anche lui prova lโangoscia di fronte alla morte (โPadre mio, se รจ possibile, passi da me questo calice! Perรฒ non come voglio io, ma come vuoi tu!โ) ma la accetta per amore.
- Vivere per amore: La testimonianza di Gesรน ci insegna a sopportare le difficoltร per amore di qualcuno (figli, coniuge, amici, Dio) invece di lasciarci incattivire dal dolore.
- Perdono universale: Prima di morire, Gesรน dice: โPadre, perdonali, perchรฉ non sanno quello che fannoโ, offrendo unโassoluzione generale alla folla, anche senza il loro pentimento, dimostrando una straordinaria capacitร di perdono.
Sabato Santo:
La vittoria di Gesรน: Possiamo perdere molte battaglie nella vita, ma la guerra รจ giร stata vinta da Gesรน. Credere nella Pasqua significa permettere a Gesรน di avere lโultima parola sulla nostra vita, trasformandola. Lโamore รจ piรน forte della morte e tutto ciรฒ che abbiamo amato รจ salvo nella risurrezione. La fede cristiana si fonda sulla resurrezione di Gesรน, non solo sui suoi insegnamenti. Senza la fede nella Pasqua, rimaniamo nella speranza incerta di cavarcela da soli. La Pasqua รจ la certezza della salvezza e di un destino buono reso possibile dal sacrificio di Gesรน.
Tempo di silenzio e non giudizio: Spesso considerato un tempo tecnico di preparazione alla Pasqua, il Sabato Santo รจ in realtร un giorno decisivo dedicato al silenzio. Questo silenzio evangelico non รจ solo assenza di parole, ma assenza di giudizio.
Fine apparente della storia: Come le donne che vanno al sepolcro per ungere un cadavere e i discepoli di Emmaus che tornano a casa disillusi, in questo giorno sembra che la storia di Gesรน sia finita male. Essi non si aspettano la risurrezione.
Non giudicare prima del tempo: Il Sabato Santo ci insegna a non giudicare la nostra vita prima del tempo basandoci sulle difficoltร e i fallimenti che abbiamo vissuto. Non dobbiamo trarre conclusioni definitive perchรฉ la storia non finisce con il โvenerdรฌ santoโ delle nostre esperienze negative.
Pasqua come dono: La Pasqua รจ un dono di Dio che cambia completamente la storia. Anche se le nostre vite appaiono difficili, contraddittorie o sfortunate, il finale della storia รจ la Pasqua e la risurrezione di Gesรน.