Sequenza di Pentecoste: Veni Sancte Spiritus
invocazione |
attributi |
lirismo |
benefici |
vita eterna |
Vieni Spirito Santo manda a noi dal cielo un raggio della tua luce Vieni, padre dei poveri, vieni datore dei doni, vieni, luce dei cuori.
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Consolatore perfetto; ospite dolce dellโanima, dolcissimo sollievo. Nella fatica, riposo, nella calura riparo, nel pianto conforto.
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O luce beatissima, invadi nellโintimo il cuore dei tuoi fedeli. senza la tua forza, nulla รจ nellโuomo, nulla senza colpa.
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Lava ciรฒ che รจ sordido bagna ciรฒ che รจ arido, sana ciรฒ che sanguina. Piega ciรฒ che รจ rigido, scalda ciรฒ che รจ gelido, drizza ciรฒ che รจ sviato.
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Dona ai tuoi fedeli che solo in te confidano i tuoi santi doni. Dona virtรน e premio, dona morte santa, dona gioia eterna. |
La struttura
La caratteristica di questo inno รจ quella di celebrare lo Spirito come la fonte dei doni che in Galati 5,22 sono considerati frutto dello Spirito.
Le terzine (metro trocaico dimetro catalettico) si possono raggruppare due a due in quattro parti: le prime due, scandite dal quadruplice: โVieniโ , sono unโinsistente invocazione; nelle altre due sono indicate le qualitร di questo Consolatore; nelle terzine V-VI la preghiera essenziale si esprime con toni mistici; nelle penultime (VII-VIII) si sollecitano i benefici che sono le manifestazioni diverse della grazia; nelle terzine finali (IX-X) si passa dal settenario dei doni alla preghiera escatologica per la vita eterna.
Le tematiche
- Il tema della luce inizia con la Iยฐ terzina e ritorna nella V: si possono citare i seguenti testi biblici: At 2,3-4 (le lingue di fuoco); Sap. 7,26 (la Sapienza รจ un riflesso della luce perenne..) Sl 42,3 (quando verro e vedrรฒ il volto di Dio?)
- Il tema dei doni comprende le terzine II,IX e X, con reminescenze bibliche. Sl 67,6 (padre degli orfani e difensore delle vedove; cf Mt 5,3: โbeati i poveri in spiritoโ) ; 2Cor 6,10 (poveri ma facciamo ricchi molti); Gal 5,22-23 (i frutti dello Spirito Santo); Is 11,2-3 (i sette doni del Messia).
- Il tema dellโinabitazione e della consolazione comprende le strofe III e IV con varie citazioni bibliche: At 9,31 (la Chiesa cresceva e camminavaโฆcolma del conforto dello Spirito Santo); Gv 14,16 (il Padre vi darร un altro consolatore perchรฉ rimanga sempre con voi per sempre); Rm 8,11 (per mezzo dello Spirito Santo che abita in voi).
- Il tema del perdono dei peccati comprende le strofe VII-VIII, che possono richiamare: Ez 37,14 (farรฒ entrare in voi il mio spirito e rivivrete); At 2,38 (e Pietro disse: โpentitevi e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesรน Cristo, per la remissione dei peccati; dopo ricevete il dono dello Spirito Santoโ).
- Il tema dellโassistenza alla nostra debolezza รจ espresso nella strofa VI, con rinvii biblici: Rm 8,26-27 (allo stesso modo anche lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perchรฉ nemmeno sappiamo cosa sia conveniente domandare, ma lo Spirito Stesso intercede con insistenza per noi con gemiti inesprimibili); Gal 4,6 (perchรฉ non vi gonfiate di orgoglio a favore di uno contro lโaltro); Gv 15,5 (senza di me non potete fare nulla); 1 Cor 12,3 (nessuno puรฒ dire โGesรน รจ il Signoreโ se non sotto lโazione dello Spirito Santo); e la colletta XVII domenica del tempo ordinario (senza di te nulla esiste di valido e di santo).
Lโuso liturgico
Le sequenze interlezionali della messa sono nate dai vocalizzi del secondo Alleluia, la โaโ finale si prolungava nello iubilus, in una lunga successione di note senza parole. Mentre nellโarea romana piรน progredita le lunghe forme melismatiche erano consone a una raffinata tradizione tecnica musicale, aldilร delle Alpi non sempre nรฉ dappertutto rispondevano alla capacitร e al gusto delle nuove popolazioni germaniche.
Questo indusse a sottoporre alle note delle sillabe formanti una frase, detta a volte prosula. Ulteriormente alla prima frase se ne aggiunsero altre con o senza rima. Nacquero cosรฌ veri e propri testi innici a strofe.
Questo tipo di produzioni musicali crebbe in misura sempre maggiore poichรฉ conferivano un clima festoso. La fioritura delle sequenze si pone entro i secoli IX-XIII. Poi comincia la decadenza.
Gli Ordines di puro stampo romano e i libri della liturgia papale ignorano la sequenza come componente interlezionale. Perรฒ specialmente a partire dal secolo X entrano in varie chiese italiane e romane, soprattutto in ambienti monastici.
Attualmente la liturgia (come il Messale di Pio V) ne accoglie solo quattro (Victimae Paschali, di Vipone 1090; Veni, Sancte Spiritus, di Stefano Langton, 1228; Lauda Sion di Tommaso dโAcquino 1236; Dies irae, di autore ignoto del XII sec.; Stabat Mater di Tommaso da Celano, 1250 o Jacopone da Todi, 1306).
Fonte: Diocesi di Torino
Il testo completo della sequenza, in italiano e in latino.
In Italiano:
Vieni, Santo Spirito,
manda a noi dal cielo
un raggio della tua luce.
Vieni, padre dei poveri,
vieni, datore dei doni,
vieni, luce dei cuori.
Consolatore perfetto,
ospite dolce dellโanima,
dolcissimo sollievo.
Nella fatica, riposo,
nella calura, riparo,
nel pianto, conforto.
O luce beatissima,
invadi nellโintimo
il cuore dei tuoi fedeli.
Senza la tua forza,
a รจ nellโuomo,
a senza colpa.
Lava ciรฒ che รจ sรณrdido,
bagna ciรฒ che รจ arido,
sana ciรฒ che sรกnguina.
Piega ciรฒ che รจ rigido,
scalda ciรฒ che รจ gelido,
drizza ciรฒ che รจ sviato.
Dona ai tuoi fedeli,
che solo in te confidano,
i tuoi santi doni.
Dona virtรน e premio,
dona morte santa,
dona gioia eterna.
In latino:
Veni, Sancte Spรญritus,
et emรญtte cวฝlitus
lucis tuรฆ rรกdium.
Veni, pater pรกuperum,
veni, dator mรบnerum,
veni, lumen cรณrdium.
Consolรกtor รณptime,
dulcis hospes รกnimรฆ,
dulce refrigรฉrium.
In labรณre rรฉquies,
in รฆstu tempรฉries,
in fletu solรกcium.
O lux beatรญssima,
reple cordis รญntima
tuรณrum fidรฉlium.
Sine tuo nรบmine,
nihil est in hรณmine,
nihil est innรณxium.
Lava quod est sรณrdidum,
riga quod est รกridum,
sana quod est sรกucium.
Flecte quod est rรญgidum,
fove quod est frรญgidum,
rege quod est dรฉvium.
Da tuis fidรฉlibus,
in te confidรฉntibus,
sacrum septenรกrium.
Da virtรบtis mรฉritum,
da salรบtis รฉxitum,
da perรฉnne gรกudium.