Papa Francesco โ€“ Udienza Generale del 20 aprile 2016 โ€“ Il testo, il video e il file mp3

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Lโ€™Udienza Generale di questa mattina si รจ svolta alle ore 10.00 in Piazza San Pietro dove il Santo Padre Francesco ha incontrato gruppi di pellegrini e fedeli provenienti dallโ€™Italia e da ogni parte del mondo.

Nel discorso in lingua italiana il Papa, continuando la sua meditazione sulla misericordia nella prospettiva evangelica, si รจ soffermato sul tema: โ€œLe lacrime della peccatrice ottengono il perdonoโ€ (Lc 7,37-38.44.47-48).

Dopo aver riassunto la Sua catechesi in diverse lingue, il Santo Padre ha indirizzato particolari espressioni di saluto ai gruppi di fedeli presenti. Quindi ha rivolto un appello in favore della popolazione dellโ€™Ucraina provata da un cosรฌ lungo conflitto, invitando nuovamente a sostenere lโ€™iniziativa della Colletta da Lui promossa per domenica 24 aprile.

Lโ€™Udienza Generale si รจ conclusa con il canto del Pater Noster e la Benedizione Apostolica.

15. Le lacrime della peccatrice ottengono il perdono (Lc 7,36-50)

Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

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Oggi vogliamo soffermarci su un aspetto della misericordia ben rappresentato dal brano del Vangelo di Luca che abbiamo ascoltato. Si tratta di un fatto accaduto a Gesรน mentre era ospite di un fariseo di nome Simone. Questi aveva voluto invitare Gesรน a casa sua perchรฉ aveva sentito parlare bene di Lui come di un grande profeta. E mentre si trovano seduti a pranzo, entra una donna conosciuta da tutti in cittร  come una peccatrice. Questa, senza dire una parola, si mette ai piedi di Gesรน e scoppia in pianto; le sue lacrime bagnano i piedi di Gesรน e lei li asciuga con i suoi capelli, poi li bacia e li unge con un olio profumato che ha portato con sรฉ.

[ads2]Risalta il confronto tra le due figure: quella di Simone, lo zelante servitore della legge, e quella dellโ€™anonima donna peccatrice. Mentre il primo giudica gli altri in base alle apparenze, la seconda con i suoi gesti esprime con sinceritร  il suo cuore. Simone, pur avendo invitato Gesรน, non vuole compromettersi nรฉ coinvolgere la sua vita con il Maestro; la donna, al contrario, si affida pienamente a Lui con amore e con venerazione.

Il fariseo non concepisce che Gesรน si lasci โ€œcontaminareโ€ dai peccatori. Egli pensa che se fosse realmente un profeta dovrebbe riconoscerli e tenerli lontani per non esserne macchiato, come se fossero lebbrosi. Questo atteggiamento รจ tipico di un certo modo di intendere la religione, ed รจ motivato dal fatto che Dio e il peccato si oppongono radicalmente. Ma la Parola di Dio ci insegna a distinguere tra il peccato e il peccatore: con il peccato non bisogna scendere a compromessi, mentre i peccatori โ€“ cioรจ tutti noi! โ€“ siamo come dei malati, che vanno curati, e per curarli bisogna che il medico li avvicini, li visiti, li tocchi. E naturalmente il malato, per essere guarito, deve riconoscere di avere bisogno del medico!

Tra il fariseo e la donna peccatrice, Gesรน si schiera con questโ€™ultima. Gesรน, libero da pregiudizi che impediscono alla misericordia di esprimersi, la lascia fare. Lui, il Santo di Dio, si lascia toccare da lei senza temere di esserne contaminato. Gesรน รจ libero, perchรฉ vicino a Dio che รจ Padre misericordioso. E questa vicinanza a Dio, Padre misericordioso, dร  a Gesรน la libertร . Anzi, entrando in relazione con la peccatrice, Gesรน pone fine a quella condizione di isolamento a cui il giudizio impietoso del fariseo e dei suoi concittadini โ€“ i quali la sfruttavano โ€“ la condannava: ยซI tuoi peccati sono perdonatiยป (v. 48). La donna ora puรฒ dunque andare โ€œin paceโ€. Il Signore ha visto la sinceritร  della sua fede e della sua conversione; perciรฒ davanti a tutti proclama: ยซLa tua fede ti ha salvataยป (v. 50). Da una parte quellโ€™ipocrisia del dottore della legge, dallโ€™altra parte la sinceritร , lโ€™umiltร  e la fede della donna. Tutti noi siamo peccatori, ma tante volte cadiamo nella tentazione dellโ€™ipocrisia, di crederci migliori degli altri e diciamo: โ€œGuarda il tuo peccatoโ€ฆโ€. Tutti noi dobbiamo invece guardare il nostro peccato, le nostre cadute, i nostri sbagli e guardare al Signore. Questa รจ la linea di salvezza: il rapporto tra โ€œioโ€ peccatore e il Signore. Se io mi sento giusto, questo rapporto di salvezza non si dร .

A questo punto, uno stupore ancora piรน grande assale tutti i commensali: ยซChi รจ costui che perdona anche i peccati?ยป (v. 49). Gesรน non dร  una esplicita risposta, ma la conversione della peccatrice รจ davanti agli occhi di tutti e dimostra che in Lui risplende la potenza della misericordia di Dio, capace di trasformare i cuori.

La donna peccatrice ci insegna il legame tra fede, amore e riconoscenza. Le sono stati perdonati ยซmolti peccatiยป e per questo ama molto; ยซinvece colui al quale si perdona poco, ama pocoยป (v. 47). Anche lo stesso Simone deve ammettere che ama di piรน colui al quale รจ stato condonato di piรน. Dio ha racchiuso tutti nello stesso mistero di misericordia; e da questo amore, che sempre ci precede, tutti noi impariamo ad amare. Come ricorda san Paolo: ยซIn Cristo, mediante il suo sangue, abbiamo la redenzione, il perdono delle colpe, secondo la ricchezza della sua grazia. Egli lโ€™ha riversata in abbondanza su di noiยป (Ef 1,7-8). In questo testo, il termine โ€œgraziaโ€ รจ praticamente sinonimo di misericordia, e viene detta โ€œabbondanteโ€, cioรจ oltre ogni nostra attesa, perchรฉ attua il progetto salvifico di Dio per ognuno di noi.

Cari fratelli, siamo riconoscenti del dono della fede, ringraziamo il Signore per il suo amore cosรฌ grande e immeritato! Lasciamo che lโ€™amore di Cristo si riversi in noi: a questo amore il discepolo attinge e su di esso si fonda; di questo amore ognuno si puรฒ nutrire e alimentare. Cosรฌ, nellโ€™amore riconoscente che riversiamo a nostra volta sui nostri fratelli, nelle nostre case, in famiglia, nella societร  si comunica a tutti la misericordia del Signore.

Saluti:

[Sono lieto di accogliervi, cari pellegrini di lingua francese, particolarmente i Diaconi di Mans e i ministranti di Pรฉrigueux con i loro vescovi, il seminario di Ars e il gruppo Gioia del Vangelo di Grenoble, come pure i numerosi pellegrini di Francia e Belgio. In questo tempo di Pasqua, lasciamo che lโ€™amore misericordioso di Dio si diffonda nei nostri cuori affinchรฉ noi stessi sappiamo accogliere con amore i nostri fratelli e le nostre sorelle. Che Dio vi benedica!]

[Saluto i visitatori di lingua inglese presenti allโ€™odierna Udienza, specialmente quelli provenienti da Croazia, Norvegia, Svezia, Australia, Singapore, Taiwan, Filippine e Stati Uniti dโ€™America. Nella gioia del Signore Risorto, invoco su di voi e sulle vostre famiglie lโ€™amore misericordioso di Dio nostro Padre. Il Signore vi benedica!]

[Do un caloroso benvenuto ai pellegrini di lingua tedesca. Saluto in particolare i seminaristi del Seminario interdiocesano Sankt Lambert di Burg Lantershofen, nonchรฉ i membri ed amici della Fondazione Ecclesia mundi. Cari fratelli e sorelle, Dio ci ha amati per primo (cfr. 1 Gv 4,19): rispondiamo con il nostro amore verso il Signore e verso gli altri, cosรฌ possiamo trasformare il mondo. Di cuore vi benedico tutti.]

[Di cuore saluto i pellegrini brasiliani della Comunitร  Obra de Maria e tutti i presenti di lingua portoghese. Benvenuti! Nulla vi impedisca di vivere e crescere nellโ€™amicizia del Signore Gesรน, e testimoniare a tutti la sua grande bontร  e misericordia! Scenda generosamente la sua Benedizione su di voi e sulle vostre famiglie.]

[Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua araba, in particolare a quelli provenienti dal Medio Oriente! Cari fratelli e sorelle, essere apostoli di misericordia significa toccare e accarezzare le piaghe, presenti nel corpo e nellโ€™anima di tanti nostri fratelli e sorelle; e curando queste piaghe professiamo Gesรน, lo rendiamo presente e vivo; permettiamo agli altri di toccare con mano la sua misericordia. Il Signore vi benedica!]

[Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua araba, in particolare a quelli provenienti dal Medio Oriente! Cari fratelli e sorelle, essere apostoli di misericordia significa toccare e accarezzare le piaghe, presenti nel corpo e nellโ€™anima di tanti nostri fratelli e sorelle; e curando queste piaghe professiamo Gesรน, lo rendiamo presente e vivo; permettiamo agli altri di toccare con mano la sua misericordia. Il Signore vi benedica!]

[Do un cordiale benvenuto ai pellegrini polacchi. Cari fratelli e sorelle, siamo riconoscenti del dono della fede, ringraziamo il Signore per il suo amore! Lasciamo che lโ€™amore di Cristo si riversi in noi: a questo amore il discepolo attinge e su di esso si fonda; di questo amore ognuno si puรฒ nutrire e alimentare. Cosรฌ, nellโ€™amore riconoscente che riversiamo a nostra volta sui nostri fratelli, nelle nostre case, in famiglia, nella societร  si comunica a tutti la misericordia del Signore. Dio vi benedica!]

[Saluto i pellegrini venuti dallโ€™Ucraina e dalla Bielorussia, in occasione della conferenza internazionale nel 30ยฐ anniversario della tragedia di Chernobyl.
Mentre rinnoviamo la preghiera per le vittime di quel disastro, esprimiamo la nostra riconoscenza ai soccorritori e per tutte le iniziative con cui si รจ cercato di alleviare le sofferenze e i danni.
]

[Saluto di cuore i fedeli venuti dalla Federazione Russa, in particolare i pellegrini della diocesi di San Clemente a Saratov, accompagnati dal loro Vescovo Mons. Clemens Pickel.
Che il Signore vi benedica abbondantemente in questo Anno della Misericordia, facendovi tutti testimoni della sua caritร !
]

APPELLO

La popolazione dellโ€™Ucraina soffre da tempo per le conseguenze di un conflitto armato, dimenticato da tanti. Come sapete, ho invitato la Chiesa in Europa a sostenere lโ€™iniziativa da me indetta per venire incontro a tale emergenza umanitaria. Ringrazio in anticipo quanti contribuiranno generosamente allโ€™iniziativa, che avrร  luogo domenica prossima, 24 aprile.

* * *

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. Sono lieto di accogliere con particolare affetto i fedeli delle Diocesi di Pesaro, Biella, Nicosia e Ozieri, accompagnate dai rispettivi Vescovi Mons. Coccia, Mons. Mana, Mons. Muratore e Mons. Melis: auspico che il vostro pellegrinaggio giubilare susciti in voi il desiderio di diventare sempre piรน testimoni di misericordia e rendere le vostre comunitร  ricche del dinamismo della fede e di spirito missionario. Saluto i medici partecipanti al Congresso Europeo โ€œTerapia del dolore e cure palliativeโ€; il pellegrinaggio del Movimento Apostolico; le religiose dellโ€™Unione Superiore Maggiori dโ€™Italia e la Fondazione โ€œAiutiรกmoli a vivereโ€ di Terni.

Un saluto particolare porgo ai giovani, agli ammalati e agli sposi novelli. Domani ricordiamo Santโ€™Anselmo di Aosta, vescovo e dottore della Chiesa. Il suo esempio di vita spinga voi, cari giovani, specialmente voi ragazzi di Aversa e di Ascoli Piceno, a vedere in Gesรน misericordioso il vero maestro di vita; la sua intercessione ottenga per voi, cari ammalati, la serenitร  e la pace presenti nel mistero della croce; e la sua dottrina sia un incoraggiamento per voi, cari sposi novelli, a diventare educatori dei vostri figli con la sapienza del cuore.

[powerpress]

Fonte: Radio Vaticana via FeedRss
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