PAPA FRANCESCO
UDIENZA GENERALE
Piazza San Pietro
Mercoledรฌ, 16 novembre 2016
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Su YouTube solo lโaudio della lettura della meditazione di Papa Francesco.
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36. Sopportare pazientemente le persone moleste
[ads1]Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
Dedichiamo la catechesi di oggi a unโopera di misericordia che tutti conosciamo molto bene, ma che forse non mettiamo in pratica come dovremmo: sopportare pazientemente le persone moleste. Siamo tutti molto bravi nellโidentificare una presenza che puรฒ dare fastidio: succede quando incontriamo qualcuno per la strada, o quando riceviamo una telefonataโฆ Subito pensiamo: โPer quanto tempo dovrรฒ sentire le lamentele, le chiacchiere, le richieste o le vanterie di questa persona?โ. Succede anche, a volte, che le persone fastidiose sono quelle piรน vicine a noi: tra i parenti cโรจ sempre qualcuno; sul posto di lavoro non mancano; e neppure nel tempo libero ne siamo esenti. Che cosa dobbiamo fare con le persone moleste? Ma anche noi tante volte siamo molesti agli altri. Perchรฉ tra le opere di misericordia รจ stata inserita anche questa? Sopportare pazientemente le persone moleste?
[ads2]Nella Bibbia vediamo che Dio stesso deve usare misericordia per sopportare le lamentele del suo popolo. Ad esempio nel libro dellโEsodo il popolo risulta davvero insopportabile: prima piange perchรฉ รจ schiavo in Egitto, e Dio lo libera; poi, nel deserto, si lamenta perchรฉ non cโรจ da mangiare (cfr 16,3), e Dio manda le quaglie e la manna (cfr 16,13-16), ma nonostante questo le lamentele non cessano. Mosรจ faceva da mediatore tra Dio e il popolo, e anche lui qualche volta sarร risultato molesto per il Signore. Ma Dio ha avuto pazienza e cosรฌ ha insegnato a Mosรจ e al popolo anche questa dimensione essenziale della fede.
Viene quindi spontanea una prima domanda: facciamo mai lโesame di coscienza per vedere se anche noi, a volte, possiamo risultare molesti agli altri? ร facile puntare il dito contro i difetti e le mancanze altrui, ma dobbiamo imparare a metterci nei panni degli altri.
Guardiamo soprattutto a Gesรน: quanta pazienza ha dovuto avere nei tre anni della sua vita pubblica! Una volta, mentre era in cammino con i discepoli, fu fermato dalla madre di Giacomo e Giovanni, la quale gli disse: ยซDiโ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regnoยป (Mt 20,21). La mamma faceva la lobby per i suoi figli, ma era la mamma โฆ Anche da quella situazione Gesรน prende spunto per dare un insegnamento fondamentale: il suo non รจ un regno di potere, non รจ un regno di gloria come quelli terreni, ma di servizio e donazione agli altri. Gesรน insegna ad andare sempre allโessenziale e a guardare piรน lontano per assumere con responsabilitร la propria missione. Potremmo vedere qui il richiamo ad altre due opere di misericordia spirituale: quella di ammonire i peccatori e quella di insegnare agli ignoranti. Pensiamo al grande impegno che si puรฒ mettere quando aiutiamo le persone a crescere nella fede e nella vita. Penso, ad esempio, ai catechisti โ tra i quali ci sono tante mamme e tante religiose โ che dedicano tempo per insegnare ai ragazzi gli elementi basilari della fede. Quanta fatica, soprattutto quando i ragazzi preferirebbero giocare piuttosto che ascoltare il catechismo!
Accompagnare nella ricerca dellโessenziale รจ bello e importante, perchรฉ ci fa condividere la gioia di gustare il senso della vita. Spesso ci capita di incontrare persone che si soffermano su cose superficiali, effimere e banali; a volte perchรฉ non hanno incontrato qualcuno che le stimolasse a cercare qualcosโaltro, ad apprezzare i veri tesori. Insegnare a guardare allโessenziale รจ un aiuto determinante, specialmente in un tempo come il nostro che sembra aver perso lโorientamento e inseguire soddisfazioni di corto respiro. Insegnare a scoprire che cosa il Signore vuole da noi e come possiamo corrispondervi significa mettere sulla strada per crescere nella propria vocazione, la strada della vera gioia. Cosรฌ le parole di Gesรน alla madre di Giacomo e Giovanni, e poi a tutto il gruppo dei discepoli, indicano la via per evitare di cadere nellโinvidia, nellโambizione, nellโadulazione, tentazioni che sono sempre in agguato anche tra noi cristiani. Lโesigenza di consigliare, ammonire e insegnare non ci deve far sentire superiori agli altri, ma ci obbliga anzitutto a rientrare in noi stessi per verificare se siamo coerenti con quanto chiediamo agli altri. Non dimentichiamo le parole di Gesรน: ยซPerchรฉ guardi la pagliuzza che รจ nellโocchio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che รจ nel tuo occhio?ยป (Lc 6,41). Lo Spirito Santo ci aiuti ad essere pazienti nel sopportare e umili e semplici nel consigliare.
Saluti:
[Sono lieto di accogliere i pellegrini di lingua francese, in particolare i membri dellโOpera dโOriente, i sacerdoti dellโUnione Apostolica del Clero e della Diocesi dโAgen, con Mons. Herbreteau, come pure i fedeli venuti da Francia, Belgio e Repubblica Democratica del Congo. Al termine di questo Anno Giubilare, vi invito a non chiudere le porte della misericordia del vostro cuore, ma ad essere sempre piรน pazienti, umili e semplici nellโaccoglienza dei vostri fratelli e sorelle. Dio vi benedica!]
[Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti allโodierna Udienza, specialmente quelli provenienti da Gran Bretagna, Irlanda, Danimarca, Islanda, Malta, Nigeria, Indonesia, Malaysia, Filippine, Nuova Zelanda, Canada e Stati Uniti dโAmerica. Con fervidi auguri che questi ultimi giorni del Giubileo della Misericordia siano per voi e per le vostre famiglie un tempo di grazia e di rinnovamento spirituale, invoco su voi tutti la gioia e la pace del Signore Gesรน!]
[Rivolgo un cordiale saluto a tutti i pellegrini di lingua tedesca. Dio รจ sempre misericordioso verso di noi e ci ha dato un esempio affinchรฉ anche noi facciamo lo stesso. Vi auguro un buon soggiorno a Roma e di cuore vi benedico tutti.]
[Saluto tutti i pellegrini di lingua portoghese, in particolare i sacerdoti e i fedeli di Rio de Janeiro e quelli di Vatuporanga e Patos de Minas. Cari amici, in questโultima settimana del Giubileo straordinario della Misericordia, Gesรน ci chiama a portare la gioia e la consolazione del Vangelo a tutti gli uomini, come suoi autentici testimoni misericordiosi! Dio vi benedica tutti!]
[Rivolgo un cordiale saluto ai pellegrini di lingua araba, โin โโparticolare a quelli provenienti dalla Giordania, dalla Siria e dal โMedio Oriente. Sopportare pazientemente le persone moleste รจ un โatto di misericordia che dobbiamo vivere senza superbia e senza โsuperioritร , ma con coerenza e umiltร . Dobbiamo ricordare sempre โche con la stessa misura con la quale giudicheremo e sopporteremo โgli altri saremo anche noi giudicati. Il Signore vi โbenedica โtutti e vi โprotegga โdal โmaligno!โโโโโโ]
[Un cordiale saluto rivolgo ai pellegrini polacchi. Cari fratelli e sorelle, fra pochi giorni si chiuderร la Porta Santa del Giubileo della Misericordia. Non si chiude perรฒ il cuore misericordioso di Dio, non si spegne la sua tenerezza per noi peccatori, non cessano di scaturire i fiumi della sua grazia. Allo stesso modo non si possono mai chiudere i nostri cuori e non possiamo smettere di compiere le nostre opere di misericordia verso i bisognosi. Lโesperienza della misericordia di Dio che abbiamo vissuto in questโAnno giubilare rimanga in voi come ispirazione alla caritร per il prossimo. Vi accompagni la benedizione del Signore!]
[Con affetto saluto i fedeli provenienti dai Paesi Bassi che partecipano a questโUdienza in occasione del pellegrinaggio giubilare delle Diocesi olandesi, accompagnati dai loro Vescovi. LโAnno Santo Straordinario che volge a termine รจ stato un momento propizio per riscoprire lโimportanza della misericordia di Dio nella vita cristiana. Conquistati da Gesรน Cristo (cfr. Fil 3,12) siamo sempre messaggeri dellโamore di Dio nel mondo, praticando le opere di misericordia corporali e spirituali. Il Signore benedica voi e i vostri cari.]
APPELLO
Domenica prossima, 20 novembre, si celebrerร la Giornata mondiale dei diritti dellโinfanzia e dellโadolescenza. Faccio appello alla coscienza di tutti, istituzioni e famiglie, affinchรฉ i bambini siano sempre protetti e il loro benessere venga tutelato, perchรฉ non cadano mai in forme di schiavitรน, reclutamento in gruppi armati e maltrattamenti. Auspico che la Comunitร internazionale possa vigilare sulla loro vita, garantendo ad ogni bambino e bambina il diritto alla scuola e allโeducazione, perchรฉ la loro crescita sia serena e guardino con fiducia al futuro.
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Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. Saluto la Federazione Maestri del lavoro, che ricorda il sessantesimo di fondazione ed auspico che la ricorrenza contribuisca a favorire lโinclusione sociale ed economica, specialmente delle fasce piรน deboli della popolazione.
Saluto la Comunitร dei Figli di Dio di Firenze; la Croce Rossa di Spoltore; lโAssociazione โArance di Nataleโ di Camisano Vicentino; i gruppi parrocchiali e gli studenti. Nellโimminenza della fine del Giubileo Straordinario ciascuno ricordi quanto รจ importante essere Misericordiosi come il Padre e che lโamore verso i fratelli ci rende piรน umani e piรน cristiani.
Porgo un saluto speciale ai giovani, ai malati e agli sposi novelli. Nel mese di Novembre la liturgia ci invita alla preghiera per i defunti. Non dimentichiamo quanti ci hanno voluto bene e ci hanno preceduto nella fede, come anche coloro dei quali nessuno si ricorda: il suffragio nella Celebrazione Eucaristica รจ il miglior aiuto spirituale che noi possiamo offrire alle loro anime. Ricordiamo con particolare affetto le vittime del recente terremoto nel Centro Italia: preghiamo per loro e per i familiari e continuiamo ad essere solidali con quanti hanno subito dei danni.
- Fonte ยฉ Copyright 2016 โ Libreria Editrice Vaticana
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Fonte: Radio Vaticana via FeedRss
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