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Il testo ed il commento al Vangelo del
30 settembre 2016 – Lc 10, 13-16
XXVI Settimana del Tempo Ordinario – Anno II
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- Colore liturgico: Bianco
- Periodo: Seconda settimana del Salterio
- Venerdì – 26.a Tempo Ordinario
- Santo del giorno: Ss. Arcangeli MICHELE, GABRIELE e RAFFAELE (f)
- Cantiamo al Signore, grande è la sua gloria
- Liturgia: Gb 38,1.12-21; 40,3-5; Sal 138; Lc 10, 13-16
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Lc 10, 13-16
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse:
«Guai a te, Corazìn, guai a te, Betsàida! Perché, se a Tiro e a Sidòne fossero avvenuti i prodigi che avvennero in mezzo a voi, già da tempo, vestite di sacco e cosparse di cenere, si sarebbero convertite. Ebbene, nel giudizio, Tiro e Sidòne saranno trattate meno duramente di voi.
E tu, Cafàrnao, sarai forse innalzata fino al cielo? Fino agli inferi precipiterai!
Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me, disprezza colui che mi ha mandato».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
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Commenti al Vangelo di Lc 10, 13-16
Commento a cura dei Monaci Benedettini
Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me.
Le città d’Israele hanno visto i miracoli, eppure non hanno creduto in quei segni compiuti da Dio. E non si sono convertite. Gesù stesso ha sperimentato il rifiuto di quel popolo, ma guai a chi rifiuta la propria salvezza. Per questo il giudizio di queste città d’Israele sarà estremamente rigoroso, più del giudizio riservato alle città pagane.
Esse hanno rifiutato il vangelo, che i settantadue discepoli, quasi a significare tutte le nazioni della terra, sono inviati ad annunziare a nome di Cristo. Il profeta dei nostri giorni è colui che ci propone con le parole e con la vita la verità del Vangelo.
Càpita ancora oggi che questi profeti autentici siano rifiutati e perfino perseguitati, ma che responsabilità dinanzi a Dio!