I bambini di terza elementare, che questโanno seguo personalmente, si stanno preparando alla prima confessione. Nellโultimo incontro di catechismo ho introdotto lโargomento che intendevo affrontare richiamando loro questa tappa importante del cammino. Immediatamente i bambini, con quel modo di fare esplosivo tipico della loro etร , mi hanno bombardato di domande: โma cosa รจ la confessione?โ โcosa di deve fare?โ โma bisogna dire tutti tutti i peccati?โ, e nello stesso tempo hanno iniziato a darsi anche le risposte tra di loro โdevi fare la penitenza!โ, โdevi andare solo dal preteโ โbisogna dire tutte le cose brutteโฆโ
Ho avvertito nelle loro domande e soprattutto nelle risposte un poโ del clima di come viene insegnato e vissuto questo sacramento in famiglia e nella comunitร , e questo ovviamente mi ha fatto riflettere molto su quanto abbiamo tutti (me compreso) ancora da imparare sul vero significato della Riconciliazione sacramentaleโฆ
Mi piace nel Vangelo di Luca questo vignaiolo paziente, che nella parabola dimostra una pazienza testarda nei confronti del fico che nella vigna da un bel poโ di tempo non porta frutti. Il buon senso porterebbe a decidere il taglio definitivo, con la motivazione non secondaria che se non porta frutto non solo รจ inutile ma sfrutta anche il terreno, e โrubaโ il posto ad altre piante piรน fruttuose.
Il vignaiolo, nel quale Gesรน prima di tutto vede se stesso, vuole dare una possibilitร in piรน a questa pianta, e lo fa impegnandosi in prima persona e aumentando la sua azione di cura zappando attorno e con il concime. La pianta di fico nella vigna, per coloro che ascoltano Gesรน, richiama immediatamente il popolo di Israele, che tante volte nella Scrittura รจ chiamato vigna del Signore. Gesรน si confronta continuamente con chi vorrebbe una separazione netta e immediata tra buoni e cattivi, tra giusti e ingiusti, tra osservanti della Legge di Dio e peccatori. Giร Giovanni Battista aveva annunciato che il Messia aveva giร in mano lโascia per abbattere alla radice la pianta che non porta frutto, cioรจ il popolo infedele a Dio, ma Gesรน invece si mostra come questo vignaiolo che crede ancora che sia possibile cambiare le cose, che รจ ancora possibile ritrovare vita e frutto.
Gesรน non รจ venuto per condannare, ma per vivificare. Gesรน sa che con lโamore vero รจ possibile tutto, anche ridare vita ai morti. Gesรน crede cosรฌ tanto in una seconda possibilitร anche nel peccatore piรน incallito che sulla croce donerร il paradiso al ladrone che gli ha solo chiesto di ricordarsi di lui.
Ho pensato che questa parabola, insieme a tante altre che ci parlano della misericordia di Dio (come quella piรน famosa del figliol prodigo), sia un meraviglioso insegnamento per comprendere il perdono di Dio e la sua celebrazione nel Sacramento della Riconciliazione, o Confessione come solitamente lo chiamiamo.
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Quando vado a confessarmi, se da un lato riconosco le mie sterilitร e i frutti non dati con la mia vita di fede e umana, dallโaltro sperimento la parola buona di Gesรน, vignaiolo paziente, che si prende cura di me. Con il โconcimeโ del perdono mi dร ancora la possibilitร di portare quel frutto di bene che posso dare ancora perchรฉ, secondo Dio, crede in questa possibilitร . A volte io stesso, quando mi guardo dentro e vedo che mi sembra impossibile fare il bene, quando mi deprimo pensando che non sarรฒ mai capace di trovare pace in me stesso o in qualche situazione di relazione interrotta, quando perdo la speranza di sentirmi amabile sia dagli uomini e da Dio, ecco che Gesรน mi invita a credere ancora in me stesso. Posso portare ancora frutto, non รจ detta lโultima parola!
Vorrei tanto che i bambini che si preparano alla prima confessione crescano con questa consapevolezza, cioรจ che โandare a confessarsiโ non รจ cosรฌ terribile e difficile, anzi รจ la buona occasione per ritrovare quella energia di vita spirituale che Dio stesso ci puรฒ dare sempre e di cui abbiamo davvero bisogno.