Commento al Vangelo del 21 agosto 2016 โ€“ don Giovanni Berti โ€“ Gioba

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Commento al Vangelo a cura di don Giovanni Berti 

La Messa vale se si vive

โ€œMa la messa di domenica sera vale per la festa dellโ€™Assunta del lunedรฌ?โ€
Eโ€™ stata questa la preoccupazione di molti che a voce o al telefono mi hanno posto questa la domanda nei giorni immediatamente precedenti il 15 agosto.

Eโ€™ lโ€™interrogativo ricorrente che viene posto a noi preti quando le Solennitร  di precetto precedono o seguono immediatamente una domenica. Penso che la preoccupazione di sapere se una messa โ€œvaleโ€ per questa o quella solennitร  o domenica sia il segno di uno spirito religioso che non va assolutamente censurato, ma fa sorgere in me qualche interrogativo su quale significato diamo alle celebrazioni domenicali e al nostro stesso rapporto con Dio. Sicuramente รจ โ€œcolpaโ€ di una certa educazione religiosa passata che insegnava che con Dio ci si regola attraverso atti religiosi e la pura osservanza di regole precise e determinate.

Le parole del Vangelo di questa domenica sembrano rimettere in discussione questa visione religiosa e questo modo di intendere il nostro rapporto con Dio.
La domanda posta a Gesรน (โ€œsono pochi quelli che salvano?โ€) parte dallโ€™idea ben radicata nella religiositร  ebraica che la salvezza di Dio era solo per pochi eletti, e precisamente quelli appartenenti al popolo eletto di Israele. La risposta precisa alla domanda viene data da Gesรน quando alla fine del brano dirร  che โ€œverranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dioโ€.

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Quindi la risposta alla domanda se sono pochi i salvati รจ un bel โ€œnoโ€ secco, un โ€œnoโ€ allโ€™esclusivitร  del rapporto con Dio, che invece รจ possibile davvero a tutti, di ogni luogo e tempo, rompendo appartenenze culturali, religiose, etniche, geografiche ed economiche. La salvezza รจ per tutti! E lโ€™ordine di questo dono di salvezza rovescia la logica umana dove chi vince รจ sempre il piรน forte, il piรน ricco, il piรน sano, il piรน bianco, il piรน furboโ€ฆ Sono invece i cosiddetti โ€œultimiโ€ ad essere i primi che Dio comincia ad abbracciare, e non chi sta in testa alla fila. Dio inizia dalla coda e da chi รจ ricacciato indietro. Dio ama gli ultimi perchรฉ lui stesso si รจ fatto ultimo in Gesรน.

Nel mezzo del discorso Gesรน รจ ancor piรน provocante, e lโ€™Evangelista Luca ricorda questo discorso del Signore ai primissimi cristiani che giร  fin dallโ€™inizio rischiavano di calcolare il loro legame con Dio dal numero delle pratiche religiose. Luca vuole provocare anche noi oggi e nello stesso tempo vuole aiutarci con le parole di Gesรน a ripensare la nostra fede e il nostro legame con il Signore.

Dio apre la sua porta (non solo quella finale del paradiso ma anche quella quotidiana del suo cuore nella vita presente) non tanto a chi accumula pratiche religiose, ma a chi opera la giustizia. Operare la giustizia nel Vangelo significa mettere in pratica con azioni concrete lโ€™insegnamento di Gesรน. Se non facciamo diventare vita concreta quello che preghiamo la domenica e nelle altre feste comandate, allora non serve a nulla e rischiamo davvero di sentire Gesรน che ci dice โ€œnon ti conoscoโ€, come lo diremmo noi a chi non conosciamo e non frequentiamo e a chi non si fa mai vedere nei momenti importanti della vita. Gesรน ci riconosce se sappiamo vivere il suo Vangelo e non solo pregarlo e celebrarlo.

Tornando allora alla domanda iniziale โ€œla messa quando vale?โ€. Penso che la risposta piรน fedele al Vangelo sia che la messa vale non solo nel momento in cui sono dentro e prego, ma inizia a valere se tradotta in vita, se la fraternitร  che invoco poi si traduce in gesti e scelte. E penso che una messa davvero ben partecipata e pregata (non in modo distratto o formale) non puรฒ che portarci a viverla fuori e renderla eterna.

Giovanni don

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XXI Domenica del Tempo Ordinario โ€“ Anno C

[ads2]Lc 13, 22-30
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, Gesรน passava insegnando per cittร  e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme.
Un tale gli chiese: ยซSignore, sono pochi quelli che si salvano?ยป.
Disse loro: ยซSforzatevi di entrare per la porta stretta, perchรฉ molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno.
Quando il padrone di casa si alzerร  e chiuderร  la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: โ€œSignore, aprici!โ€. Ma egli vi risponderร : โ€œNon so di dove sieteโ€. Allora comincerete a dire: โ€œAbbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazzeโ€. Ma egli vi dichiarerร : โ€œVoi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!โ€.
Lร  ci sarร  pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori.
Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimiยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

  • 21 โ€“ 27 Agosto 2016
  • Tempo Ordinario XXI, Colore verde
  • Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 1

Fonte: LaSacraBibbia.net

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