La Messa vale se si vive
โMa la messa di domenica sera vale per la festa dellโAssunta del lunedรฌ?โ
Eโ stata questa la preoccupazione di molti che a voce o al telefono mi hanno posto questa la domanda nei giorni immediatamente precedenti il 15 agosto.
Eโ lโinterrogativo ricorrente che viene posto a noi preti quando le Solennitร di precetto precedono o seguono immediatamente una domenica. Penso che la preoccupazione di sapere se una messa โvaleโ per questa o quella solennitร o domenica sia il segno di uno spirito religioso che non va assolutamente censurato, ma fa sorgere in me qualche interrogativo su quale significato diamo alle celebrazioni domenicali e al nostro stesso rapporto con Dio. Sicuramente รจ โcolpaโ di una certa educazione religiosa passata che insegnava che con Dio ci si regola attraverso atti religiosi e la pura osservanza di regole precise e determinate.
Le parole del Vangelo di questa domenica sembrano rimettere in discussione questa visione religiosa e questo modo di intendere il nostro rapporto con Dio.
La domanda posta a Gesรน (โsono pochi quelli che salvano?โ) parte dallโidea ben radicata nella religiositร ebraica che la salvezza di Dio era solo per pochi eletti, e precisamente quelli appartenenti al popolo eletto di Israele. La risposta precisa alla domanda viene data da Gesรน quando alla fine del brano dirร che โverranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dioโ.
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Quindi la risposta alla domanda se sono pochi i salvati รจ un bel โnoโ secco, un โnoโ allโesclusivitร del rapporto con Dio, che invece รจ possibile davvero a tutti, di ogni luogo e tempo, rompendo appartenenze culturali, religiose, etniche, geografiche ed economiche. La salvezza รจ per tutti! E lโordine di questo dono di salvezza rovescia la logica umana dove chi vince รจ sempre il piรน forte, il piรน ricco, il piรน sano, il piรน bianco, il piรน furboโฆ Sono invece i cosiddetti โultimiโ ad essere i primi che Dio comincia ad abbracciare, e non chi sta in testa alla fila. Dio inizia dalla coda e da chi รจ ricacciato indietro. Dio ama gli ultimi perchรฉ lui stesso si รจ fatto ultimo in Gesรน.
Nel mezzo del discorso Gesรน รจ ancor piรน provocante, e lโEvangelista Luca ricorda questo discorso del Signore ai primissimi cristiani che giร fin dallโinizio rischiavano di calcolare il loro legame con Dio dal numero delle pratiche religiose. Luca vuole provocare anche noi oggi e nello stesso tempo vuole aiutarci con le parole di Gesรน a ripensare la nostra fede e il nostro legame con il Signore.
Dio apre la sua porta (non solo quella finale del paradiso ma anche quella quotidiana del suo cuore nella vita presente) non tanto a chi accumula pratiche religiose, ma a chi opera la giustizia. Operare la giustizia nel Vangelo significa mettere in pratica con azioni concrete lโinsegnamento di Gesรน. Se non facciamo diventare vita concreta quello che preghiamo la domenica e nelle altre feste comandate, allora non serve a nulla e rischiamo davvero di sentire Gesรน che ci dice โnon ti conoscoโ, come lo diremmo noi a chi non conosciamo e non frequentiamo e a chi non si fa mai vedere nei momenti importanti della vita. Gesรน ci riconosce se sappiamo vivere il suo Vangelo e non solo pregarlo e celebrarlo.
Tornando allora alla domanda iniziale โla messa quando vale?โ. Penso che la risposta piรน fedele al Vangelo sia che la messa vale non solo nel momento in cui sono dentro e prego, ma inizia a valere se tradotta in vita, se la fraternitร che invoco poi si traduce in gesti e scelte. E penso che una messa davvero ben partecipata e pregata (non in modo distratto o formale) non puรฒ che portarci a viverla fuori e renderla eterna.
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XXI Domenica del Tempo Ordinario โ Anno C
- Colore liturgico: verde
- Is 66, 18-21; Sal 116; Eb 12, 5-7.11-13; Lc 13, 22-30
[ads2]Lc 13, 22-30
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesรน passava insegnando per cittร e villaggi, mentre era in cammino verso Gerusalemme.
Un tale gli chiese: ยซSignore, sono pochi quelli che si salvano?ยป.
Disse loro: ยซSforzatevi di entrare per la porta stretta, perchรฉ molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno.
Quando il padrone di casa si alzerร e chiuderร la porta, voi, rimasti fuori, comincerete a bussare alla porta, dicendo: โSignore, aprici!โ. Ma egli vi risponderร : โNon so di dove sieteโ. Allora comincerete a dire: โAbbiamo mangiato e bevuto in tua presenza e tu hai insegnato nelle nostre piazzeโ. Ma egli vi dichiarerร : โVoi, non so di dove siete. Allontanatevi da me, voi tutti operatori di ingiustizia!โ.
Lร ci sarร pianto e stridore di denti, quando vedrete Abramo, Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, voi invece cacciati fuori.
Verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno e siederanno a mensa nel regno di Dio. Ed ecco, vi sono ultimi che saranno primi, e vi sono primi che saranno ultimiยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 21 โ 27 Agosto 2016
- Tempo Ordinario XXI, Colore verde
- Lezionario: Ciclo C | Anno II, Salterio: sett. 1
Fonte: LaSacraBibbia.net